Vincenzo Gardoni
Espressionista del '900
Una produzione artistica inedita,
un diario di emozioni e sentimenti,
la vita di un uomo
normalmente fuori dal comune.
Nasce a Sissa di Parma da Cosimo Gardoni e Santina Rizzi il 06 Novembre 1917 e muore a Parma il 09 Agosto 2004.
La prima metà della sua vita fu quella degli avvenimenti determinanti per la formazione della sua personalità artistica, la seconda fu quella della produzione pittorica.
Dopo la frequentazione della scuola media inferiore, per il giovanissimo Vincenzo non ci fu altro che il pesante lavoro dei campi fino al periodo del servizio militare, anni 1937-40.
La seconda guerra mondiale scoppiata subito dopo lo vede arruolato sul fronte russo dove può osservare attorno a lui il disfacimento dei suoi compagni dell’Armata Italiana di Russia.
Scampa per miracolo alla grande tragedia della disfatta italiana.
Nel 1945 sposa Angela Pezzani, fedele compagna di tutta la vita, dalla quale ha 4 figli.
Fino al 1959 gli anni duri di un estenuante lavoro dei campi, poi il trasferimento a Parma dove trova occupazione presso gli uffici dell’Università di Parma.
Inizia un periodo di relativa tranquillità economica che gli consente finalmente la serenità necessaria per esprimere la sua migliore produzione artistica.
La tranquillità del nuovo impiego gli permette di compiere le esperienze più significative e definitive del suo lavoro pittorico e negli anni successivi, fin quasi alla morte, di completare la sua vasta produzione artistica.
Nei confronti dell’Università di Parma, dove lavorò fino all’età di 65 anni, e dei suoi dirigenti e colleghi, serbò sempre una grande riconoscenza.
Pochi mesi prima della morte, dopo aver ricontrollato una ad una ogni sua opera, disse: ‘ho terminato questa fase del mio lavoro, ora devo pensare ad iniziare qualcos’altro…’
Amante della natura e dei paesaggi del grande fiume Po, i luoghi della sua giovinezza, mal sopportava il degrado che negli ultimi tempi affliggeva la sua terra: nella sua opera vive anche questa struggente sofferenza.